teatro sacro

Il Vincitore

2 novembre 2025 ore 17.30

Il vincitore

Associazione Culturale Il Ponte

di Francesco Maria Angelucci

Musiche originali di Luigi Friotto

Coreografie Nicoletta Damiani

Regia Carmine Marino

Dopo aver già rappresentato La Contesa, che, oltre al successo di pubblico e di critica, ha ricevuto anche prestigiosi riconoscimenti e premi in Rassegne e Festival nazionali, questo nuovo spettacolo è dedicato al secondo momento che il movimento cristiano ha dovuto affrontare nel corso della sua ultra bimillenaria storia. Siamo nel 335 d.C., quando l’imperatore Costantino I ha capito che oltre che inutile, è particolarmente deleterio perseguitare i cristiani. Concepisce con Licinio, così, nel 313 quello che è passato alla storia come l’Editto di Milano che, di fatto, riconosceva eguale dignità di culto a tutte le religioni presenti nell’impero ivi compresa quella cristiana.

Tutto ciò, ci verrà presentato in modo originale grazie alla scrittura del testo di Francesco Maria Angelucci. A sottolineare le varie scene saranno le musiche originali di Luigi Friotto che si materializzeranno in scena nelle coinvolgenti coreografie di Nicoletta Damiani. Il tutto poi sarà ambientato in un interessante allestimento tecnico, a cura dell’Associazione Novecento e di Angelo Venditti, che metterà in evidenza una scenografia digitale di grande effetto, progettata e realizzata da Nicola Di Bucchianico, con gli arredi scenici dello scenografo Filippo Iezzi ed i costumi di Menina Bucci, il tutto amalgamato dalla regia di Carmine Marino.

La storia  ci verrà raccontata, non per bocca dell’imperatore Costantino, che non comparirà mai sulla scena, ma attraverso i rapporti e le testimonianze dei suoi familiari e degli uomini del suo tempo: la seconda moglie Fausta (Nicole Palermo), che intrattiene una relazione con Crispo (Andrea Di Fonso), figlio che Costantino ha avuto dalla sua prima moglie Minervina; la madre Elena (Evandra Pellicciotta), la santa imperatrice che portò da Gerusalemme a Roma i segni della passione di Gesù, i Comites (Francesco Bianco, Daniele Ucci, Gabriele Fedele), alti funzionari dell’impero romano, e poi la serva Ariel (Nicoletta Damiani), amica e “musa” fedele di Fausta. Le vicende umane di questi personaggi faranno da sfondo al vero argomento dell’opera: l’inizio del potere temporale della Chiesa.

Si tratta di uno spettacolo che, pur se ambientato nei primi secoli, ci propone una storia di un’attualità sconvolgente, ove si intrecciano i temi dell’uxoricidio, dell’adulterio e della politica più opportunista ed autoreferenziale.

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